lunedì 12 novembre 2007

Anke Frankestein, improvvisa!

ok, si tratta di pubblicità, l'autore fa il Prof. nelle scuole medie ed è un amico, ma in verità credo che questo sia -anche- un ottimo testo di base per chi ama l'Imprò! Leggere per credere... ;-D


E se la donzelletta non vien più dalla campagna?
… O Rio Bo all’improvviso diventasse Rio Boh?

Stiamo scherzando? Con convinzione diciamo proprio di sì.
O meglio stiamo giocando perché, come fa Vittorio Caratozzolo in Scrivere come Frankenstein
(Pagg. 176 Euro 18,00) vi proponiamo di trasformare la letteratura (quella che a scuola sta nelle Antologie con testi celebri - che un tempo si mandavano a memoria - di autori altrettanto celebri) da oggetto dello studio in soggetto facendo il contrario di quello che normalmente si fa in classe.
Perché? Proprio come Frankenstein (e Frankenstein è il dottore non la creatura) lo scrittore cerca fino allo spasimo di dare “la scintilla di vita” alla sua combinazione di suoni, sillabe e parole perché si trasformi in un’unica creatura, in un testo organico e vivente.
Lo scrittore combina, manipola, seziona e diseziona le frasi, clona e muta le parole fino a… dar senso, vita, al suo componimento, alla sua creatura. E se ci trasformassimo anche noi in scrittori? Anche noi abbiamo le parole, conosciamo la grammatica, il senso delle parole e dei suoni e anche noi, come gli scrittori, abbiamo testi dai quali imparare e apprendere l’arte della scrittura.
Allora trasformare, intervenire, sezionare i testi altrui per crearne dei nuovi è un gioco irriverente ma geniale, che in maniera altisonante si chiama chirurgia testuale, in concreto è un modo utilissimo non solo per far conoscere i testi letterari – che sempre più a fatica si mandano a memoria - ma anche per avventurarsi nelle parole, nelle scritture e nei generi diversi, nei significati e nei racconti della nostra letteratura.
Un assaggio di esperimenti di chirurgia testuale sul nostro sito…per chi è ancora scettico.

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